
Assistenza sociale
Due volte la mese ci raggiunge una brava psicologa di Timisoara, la dott.ssa Nicoleta Ana.
Essa rimane a colloquio con i bambini e con i genitori/nonni.
Si è resa subito conto dei problemi che dobbiamo gestire e ci aiuta con i suoi preziosi consigli.


Cerchiamo di occuparci dei molti anziani che vivono soli, in città. Periodicamente portiamo aiuti alimentari.
Lo facciamo con i nostri ragazzi, in modo che imparino quanto è meglio piuttosto che ricevere passivamente.
Abbiamo anche giovanissimi già genitori, che non sono in gradi di gestirsi.
Si dovrebbe pensare più a far bene che a stare bene: e così si finirebbe anche a star meglio. (A. Manzoni)





Alcuni esempi fra i tanti (anche del passato)
Assistenza sociale
Flavia anni 19, tumore al cervello.
La ragazza ha avuto dolori terribili per un anno e il caso sembrava disperato. Sostenute le ingenti spese per gli interventi chirurgici in Germania, mediante apposita raccolta di denaro. La ragazza sta benissimo ed è bravissima a scuola. E’ stato dato anche il supporto di amicizia alla famiglia, aiutata con prestito per avviare una piccola attività economica
Alina, grave scoliosi dorso lombare destra (in parole semplici: schiena ad “S”).
Questo tipo di deformità, associato ad una ipertrofia muscolare spiccata, comporta un elevato rischio operatorio. C’era anche un ritardo mentale (che rendeva difficile tutto). La ragazza era però molto amorevole e ispirava tenerezza. Non siamo riusciti in tempo per un intervento chirurgico correttivo di Artrodesi Vertebrale Posteriore, perché le sue condizioni (tra cui il peso di soli 35 kg), lo impedivano. E’ stata portata due volte in Italia per visite approfondite; in particolare una serie di esami all’Ospedale Sacro Cuore di Verona (gratuitamente). Abbiamo sopportato tutte le spese di viaggio e assistenza. La ragazza è deceduta.
Ma abbiamo fatto tutto il possibile.
Marius, anni 11 Grave forma di idrocefalia.
Il suo caso è stato posto in esame a un’equipe di neurochirurghi, tra cui un noto medico, i quali però purtroppo hanno concluso che un intervento chirurgico non apporterebbe nessun miglioramento clinico della situazione, ormai troppo vecchia e consolidata. Questi sono interventi che vanno fatti in eta’ precoce. Famiglia di condizioni molto misere, che l’Associazione ha aiutato in vari modi (anche con una piccola ristrutturazione della casa).
Famiglia di Eva, con 10 bambini più 12 nipoti.
Un bambino è morto per leucemia. Condizioni abitative molto precarie. Un bambino è ammalato di cuore. Situazione “classica” di difficoltà ed ambiente molto difficile per la crescita dei bambini.
Attività svolta: Supporto economico, soprattutto per la gestione della lunghissima degenza del bambino morto (8 mesi).
Non sempre le cose vanno come vorremmo.
Ivan, anni 40 Grave ernia al disco.
Situazione famigliare difficile: il figlio maggiore (24 anni) pare sia affetto da autismo, ha appreso da solo il tedesco sin da quando aveva 4 anni (sosteneva il papà), infatti pareva fosse a suo agio parlare in tedesco; ama la fisica; fuma perché un suo amico gli ha fatto provare; mai portato a controlli specialistici per mancanza di denaro. Il figlio minore (14 anni) pare si occupi della casa.
Attività svolta: supporto economico (senza il quale non era possibile l’intervento). Intervento riuscito. Iniziato supporto per il figlio maggiore. Attività svolta in ottima collaborazione con il Comune di Anina.
Geanina, anni 39, grave problema alla colonna vertebrale.
Dopo diverse operazioni è costretta in sedia a rotelle; ha handicap di grado 1 con accompagnatore.
Attività svolta: sostegno economico per le cure a Bonn (Germania). Risultati, per ora, positivi.
Una sfida continua
Bambini disabili
Ad Anina, abbiamo bambini con problemi particolari: difficoltà di apprendimento e di attenzione con diversi gradi di gravità.
Ad esempio, un bambino non sa riconoscere i colori: nessuno glieli ha mai insegnati; è iper-attivo e a scuola lo tengono segregato per non disturbare gli altri scolari.
Abbiamo provato a farlo disegnare e si è subito calmato (disegnare gli piace); ha solo bisogno di attenzioni e di affetto. Sarebbe un caso da insegnante d'appoggio, che non c'è.
Ci sono anche bambini affetti da autismo di diversa gravità. Con adeguati interventi alcuni di loro possono avere una vita quasi normale.
Le problematiche che hanno i bambini, in molti casi, potrebbero essere risolte se non al 100% almeno in misura tangibile; i bambini, se presi e seguiti da quando il problema si manifesta, specie quello di attenzione, possono essere recuperati a una vita normale.
Occorre ampliare il progetto con almeno una seduta settimanale (il minimo se si vuole ottenere qualche bel risultato), coinvolgendo e formando le famiglie per dare loro un supporto pratico anche per il futuro.